Sin da bambina, Veronica Serra dipinge su molteplici supporti occasionali, sperimenta di tutto con ciò che ha a disposizione. All’inizio, sigla i suoi primi lavori col solo nome di battesimo, poi, cambiando la firma, diventa Zia Veronica e manifesta con decisione una nuova consapevolezza di sé e della propria arte. Si notano un affinamento graduale delle tecniche e un nuovo ordine nell’orchestrazione compositiva che presuppongono una svolta, un incontro importante, un’immersione nell’arte, quella vera, ufficiale.

Al centro della foto, una giovane Zia Veronica in occasione della sua prima mostra a Sorgono, organizzata nel 1966 dalla gallerista Mariangela Pippia, ritratta a destra.

   Negli anni ’60, il dottor Eligio Camarda, medico di Zeddiani, nota il talento creativo di Veronica e lo segnala alla moglie, la gallerista Mariangela Pippia, conosciuta come Lina. Lei vuole conoscerla, la incoraggia a continuare a dipingere e scolpire presentandole artisti, critici e collezionisti che gravitano attorno alla sua galleria oristanese. La galleria d’arte ha un nome evocativo, La colonna, che ben rappresenta la singolarità e il coraggio di una donna nel contesto culturale ancora “tiepido” e  periferico di una città che diventerà capoluogo di provincia soltanto nel 1974. 

Paolo Sirena – direttore artistico